La Commissione Europea ha deciso di prorogare la cosiddetta Legge Ber sulla libera concorrenza fino a Maggio 2028: scopriamo insieme come hanno reagito le più importanti federazioni e associazioni di categoria, e cosa potrebbe succedere in Aftermarket nel prossimo futuro.
Legge BER e importanza della libera concorrenza
L’unione Europea definisce delle norme, le BER (Block Exemption Rules), volte ad accompagnare i vari settori produttivi verso la libera concorrenza. Per quanto riguarda il settore Automotive, il Decreto Monti, entrato in vigore il 31 Luglio 2002 (BER 1400/2002), era servito a liberalizzare il mercato della vendita e dell’assistenza auto, permettendo agli automobilisti l’accesso ai servizi post-vendita dell’Aftermarket indipendente, eliminando l’obbligo della manutenzione presso la rete ufficiale durante il periodo di garanzia dell’auto.
Oggi tutti i tagliandi e le riparazioni possono essere eseguiti presso autoriparatori indipendenti, a patto che:
- Utilizzino ricambi di qualità equivalente all’originale.
- Verifichino la presenza di eventuali richiami ufficiali della Casa Madre.
- Rispettino scrupolosamente istruzioni e procedure della casa madre per manutenzioni e riparazioni.
- Registrino gli interventi sui libretti digitali, ove presenti.
- Emettano corretta documentazione per i controlli e gli interventi effettuati.
La BER attuale doveva scadere il 31 Maggio 2023, data dopo la quale, con l’avvento della nuova BER 461/2010, sarebbero cambiate molte cose nella gestione di ricambi e attrezzature da parte degli operatori indipendenti e nei rapporti tra OEM e concessionari.
Le audizioni con importanti soggetti Automotive svoltesi negli ultimi anni hanno però indotto la Commissione Europea a prolungare l’attuale BER fino al 31 maggio 2028. Nel corso del 2022 si terrà un ulteriore periodo di consultazioni, che riguarderanno delle linee guida supplementari, la cui necessità è stata suggerita dalla veloce evoluzione delle tecnologie.

Vecchia BER e necessità di aggiornamento
Le tutele previste oggi dalla BER potrebbero aver bisogno di modifiche che tengano conto dei mutamenti tecnologici in corso, primo fra tutti la crescita delle auto elettriche, che favorirà l’ingresso sul mercato di nuovi fornitori, servizi e ricambi e la creazione di nuovi business.
Associazioni e federazioni della filiera IAM non nascondono la loro preoccupazione per la decisione della Commissione Europea, che con la proroga della vecchia BER sembra voler prendere tempo, rimandando decisioni fondamentali per il futuro dell’Aftermarket Automotive.
A.D.I.R.A. (Associazione Italiana dei Distributori Indipendenti di Ricambi per Autoveicoli) e FIGIEFA (Federazione Europea dei Distributori Aftermarket Automotive) stanno lavorando affinché vengano attualizzati i seguenti punti:
- Commercio e distribuzione ricambi: ridurre l’impatto anticoncorrenziale dei canali di distribuzione selettiva ora utilizzati, cioè quella dei cosiddetti “ricambi captive”, che hanno visto le Case Madri utilizzare il loro potere contrattuale per limitare i fornitori di primo impianto nella vendita di ricambi all’Aftermarket indipendente.
- Accesso alle informazioni tecniche: l’avvento delle nuove tecnologie ha dimostrato quanto sia importante una revisione delle regole di accesso a questi dati: è importante individuare delle modalità che assicurino che l’intera gamma di informazioni tecniche sia resa disponibile agli operatori indipendenti.
- Assistenza veicoli durante il periodo di garanzia: è necessario contrastare le pratiche ingannevoli come l’abuso di garanzie estese e introdurre l’onere della prova a carico dei costruttori dei veicoli e delle loro reti autorizzate quando la garanzia viene negata in seguito all’uso di servizi o pezzi indipendenti.
La BER 1400/2002 è stata molto importante per l’Aftermarket indipendente, ma i tempi sono cambiati, e la necessità di un aggiornamento si fa sempre più pressante.